Ormai possiamo dirlo in tutta franchezza. Pur se ancora la cosa non è del tutto ufficiale, il ciclo vitale del Samsung Galaxy Note 7 è praticamente finito ancora prima di iniziare. Il phablet di sesta generazione, infatti, è stato protagonista di una serie continua di guai che sono apparsi da subito gravissimi, per poi rivelarsi in seguito praticamente irrimediabili.
Il disastro è cominciato durante gli ultimi giorni del mese di agosto, ossia quando il device ha fatto il proprio esordio presso alcuni paesi del mondo. Il Samsung Galaxy Note 7, come abbiamo ribadito più di una volta, era particolarmente atteso soprattutto nel Vecchio Continente: in Europa, infatti, l’ultimo dispositivo facente parte di questa gamma uscì nel 2014, e fu il Samsung Galaxy Note 4.
Già nei primissimi giorni di commercializzazione, il phablet ha accusato un inaspettato difetto della batteria, che in parecchie unità è esplosa. Costretta a richiamare dal mercato il Samsung Galaxy Note 7 per correggere il problema, la compagnia sudcoreana si era impegnata nella sostituzione delle batterie, tanto che poche settimane più tardi ha riproposto nuovamente il device.
Tutto risolto? Macché. Anche i nuovi modelli, infatti, hanno accusato il problema analogo, prendendo fuoco o addirittura esplodendo: evidenziando, così, che probabilmente il difetto non era della batteria, ma del poco spazio in cui essa era costretta ad agire, causando così uno stress che si è rivelato fatale. E, dunque, è seguito un secondo richiamo, probabilmente l’ultimo: dopodiché è stata annunciata la momentanea cessazione della produzione del Samsung Galaxy Note 7, che ormai, a questo punto, appartiene al passato.
Molte compagnie telefoniche hanno già tagliato fuori l’apparecchio dal proprio listino, e a questo punto si attendono solo i vari comunicati ufficiali da parte del colosso asiatico, che probabilmente non tarderanno ad arrivare. Dal momento che il problema dovrebbe infatti essere strutturale, il phablet è praticamente irrecuperabile: e, a tutti gli effetti, ciò segnerà la sua fine.
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