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Samsung Galaxy Note 7, ecco lo scanner dell’iride

Sappiamo bene di correre il rischio di risultare ripetitivi e ridondanti, eppure è davvero difficile ignorare le tantissime informazioni e notizie che, con una forza praticamente dilagante, stanno circolando sul web in questi ultimi giorni riguardo al Samsung Galaxy Note 7, phablet di sesta generazione del colosso asiatico Samsung.

Ormai, infatti, siamo sempre più vicini alla presentazione ufficiale di tale device, che, come abbiamo avuto modo di dire e di ribadire più di una volta, avverrà tra poco meno di tre settimane, presso un evento appositamente organizzato noto come Samsung Galaxy Unpacked 2016.

Perché l’attesa intorno a questo phablet è così spasmodica? Le motivazioni sono ovvie e risapute: il Samsung Galaxy Note 7 segnerà, in Europa, il ritorno di un Galaxy Note, fortunata serie di dispositivi targati Samsung interrottasi però, sempre nel Vecchio Continente, al Samsung Galaxy Note 4: il Galaxy Note 5, infatti, è rimasto appannaggio dei soli paesi asiatici e americani.

Oltre a ciò, il Samsung Galaxy Note 7 potrà vantare una scheda tecnica impressionante, probabilmente anche un poco superiore a quella del Samsung Galaxy S7 Edge, che attualmente è il miglior smartphone della compagnia sudcoreana. Senza scordare le varie innovazioni che il device dovrebbe portare, come ad esempio lo scanner dell’iride.

Lo scanner dell’iride dovrebbe migliorare ulteriormente la sicurezza dei prossimi apparecchi telefonici targati Samsung, ma al momento non si capisce bene come funzionerà tale tecnologia. Alcune indiscrezioni delle ultime ore, hanno però provato a fornire qualche spiegazione, lasciando intendere che il suo utilizzo dovrebbe rivelarsi piuttosto semplice ed efficace. Senza contare, inoltre, che rispetto allo scanner delle impronte digitali, dovrebbe rappresentare un grosso passo in avanti.

Semplicemente, sembra che, analogamente a quando si scatta una fotografia, bisognerà fare in modo che i propri occhi vengano inquadrati all’interno di due cerchi che, all’atto della scansione della retina, appariranno sul display. Stando ad alcune immagini diffuse sul web, inoltre, pare che le istruzioni indichino chiaramente di tenere il phablet a una distanza compresa tra i 25 e i 35 centimetri rispetto al proprio viso. Il tutto, chiaramente, dovrebbe avvenire grazie alla fotocamera anteriore.

Raffaele

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